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Insegnante picchiata da 30 genitori, la scuola riapre con la vigilanza dei carabinieri

L’aggressione nella scuola Salvati di Scanzano, a Castellammare di Stabia; per i genitori si sarebbe resa responsabile di molestie sessuali ma non ci sono riscontri.
A cura di Nico Falco
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Domani mattina, 18 novembre, davanti alla scuola media Salvati, plesso di Scanzano dell'IC Panzini, a Castellammare di Stabia (Napoli), ci sarà una gazzella dei carabinieri: precauzione disposta per evitare tensioni alla ripresa delle lezioni, dopo il caos che si era scatenato il 14 novembre, intorno alle 10.30, quando una trentina di genitori avevano aggredito una insegnante di sostegno. È stata la preside dell'istituto, Donatella Ambrosio, a chiedere la presenza delle forze dell'ordine visto che, nonostante siano passati diversi giorni, la situazione in zona resta ancora molto tesa. L'Ufficio scolastico regionale ha disposto l'invio di ispettori, che arriveranno a Scanzano tra lunedì e martedì.

Prof picchiata da 30 genitori a Castellammare di Stabia

L'insegnante di sostegno, che aveva riportato un trauma cranico con prognosi di trenta giorni, non ci sarà. L'aggressione, in pratica una spedizione punitiva di gruppo, sarebbe partita a seguito di alcune voci secondo cui la donna si sarebbe resa responsabile di molestie sessuali ai danni di alcuni alunni; la vicenda si sarebbe limitata al passaparola e non sarebbero emersi riscontri di nessun tipo né ci sono denunce in merito.

I genitori, però, avevano chiesto l'allontanamento della insegnante e avevano minacciato di far ritirare tutti i propri figli dall'istituto. Ieri la preside aveva nuovamente esortato alla calma, condannando la violenza, in particolar modo a scuola, e aggiungendo che ci sono in corso indagini per chiarire la faccenda.

La fake news sui social

Non è escluso che la prof possa essere stata identificata come l'insegnante di Castellammare di Stabia di cui si parla in un post diventato virale nei giorni scorsi su Facebook e che, appunto, secondo il testo avrebbe molestato sessualmente alcuni alunni.

C'è da dire, però, che si tratta di un messaggio anonimo e che non esistono segnalazioni agli assistenti sociali o denunce alle forze dell'ordine che possano essere collegabili: con molta probabilità si tratta soltanto di una fake news che qualcuno potrebbe, erroneamente, aver collegato alla donna.

Al momento se ne trovano ancora tracce in rete, datate 15 novembre, quindi il giorno successivo all'aggressione, e resta quindi da capire se il raid sia scattato dopo la diffusione o prima ma sulla base delle informazioni che poi sarebbero state scritte nel post.

Le indagini sulle molestie sessuali

Sulle presunte molestie sessuali indagano i carabinieri, per ora non è emerso nessun elemento significativo. E non c'è traccia nemmeno dei video compromettenti di cui avevano parlato alcuni genitori agli investigatori. Nessun riscontro, ancora, dall'esame dei telefoni cellulari della docente e di alcuni alunni.

È emerso, però, che la donna aveva scoperto un ragazzino che fumava nei bagni e il giovanissimo era stato sospeso. La donna, inoltre, ad agosto aveva subito l'hackeraggio dei suoi profili social e nei giorni scorsi ha ricevuto delle minacce di morte via chat. I militari indagano, naturalmente, anche sull'aggressione andata in scena nel plesso Salvati dell'IC Panzini, a Scanzano: nei prossimi giorni i partecipanti al raid dovrebbero essere identificati.

Il Prefetto telefona al Sindaco

Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha telefonato al sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, garantendo "interventi tempestivi e mirati per ristabilire la serenità all'interno della scuola e assicurare il regolare svolgimento delle attività didattiche". Lo ha fatto sapere, con una nota, il primo cittadino stabiese, aggiungendo che "la scuola deve essere un luogo di crescita e apprendimento, e ci impegneremo affinché lo sia sempre".

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